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Library: Psicologia - Meccanismi Mentali

Voglia di assecondare
di Antonio Sammartino    15/05/2017

Il rapporto sentimentale con il partner si trascina oppure oscilla fra il desiderio di una fuga e la voglia di un coinvolgimento? È il rifiuto di un futuro incombente o l’indizio che la relazione è già finita? Il tutto appare nebuloso, vi sono incognite che intimoriscono. Ma ecco che accade qualcosa. Incontri due occhi sconosciuti che ti catturano, ti soggiogano, ti turbano e ti ritrovi in un mondo di cui non sospettavi l’esistenza, quasi un thriller in cui la dolcezza di un rapporto ti avvolge… ed è già futuro.

A volte i sentimenti, il matrimonio sono una trappola da cui è impossibile sfuggire, ma qualcosa possiamo fare per rendere il tutto più gradevole. I sentimenti sono l’intensità del bisogno dell’altro, i comportamenti la misura e il senso della comprensione. L’errore di molti e che non si esercitano ad amare, per cui quando incontrano una persona speciale non riescono a manifestare le loro emozioni, perché si può essere innamorati anche se non si ama. 

Amore è anche desiderio di possesso, quasi un dominio assoluto che non lascia spazio alcuno, ma il bisogno di tenerezza o bisogno dell’altro, ti incatena al desiderio di vivere con il partner, un rapporto più libero, in cui occorre fra prevalere la voglia di assecondare, piuttosto che il desiderio di possedere. 
Spesso nel quotidiano non prestiamo sufficiente attenzione alle parole: desiderio, passione, interesse, attenzione, seduzione, gelosie, profumo di Lei. Non riusciamo ad interpretare i bisogni, in quanto attenti ad esprimere giudizi, a catalogare senza cercare di capire. Ecco che allora nasce il bisogno dell’inganno e il desiderio della menzogna… e la persona che ami inizia a tradire. Ci sono diverse cose che lo sussurrano. La distrazione, le disattenzioni, quel suo sguardo che si perde nel vuoto. Quando ti avvicini per una carezza, per un bacio ecco che ricevi quella fredda sensazione di distanza che raggela e spegne il desiderio. Il sospetta si insinua, minando sicurezza e autostima. 
Non è solo il dubbio su un amore, ma del proprio valore come individuo, come entità di piacere e accettazione. Vorresti uscire dal dubbio, la gelosia accende il desiderio e ti chiedi cosa faresti nello scoprire la certezza del tradimento. Quello che credevi un rapporto proiettato nel futuro, inizia ad illuminarsi di luce fosca e ti appare l’ombra di chi sta portando via qualcosa che credevi di tua proprietà, che ha il potere di sconvolgere la tua esistenza, magari più disponibile, più affascinante. Lite furibonde, insulti gridati, violenze anche non solo verbali. 
Ti domandi cosa sta accadendo, ti chiedi se esiste un rapporto fra erotismo, gelosia e tradimento. Inizi a soffrire l’incomprensibile abbandono, l’inarrivabile silenzio e la consapevolezza che qualcosa devi pur aver fatto. La frattura divide l’Io da sé stesso e lo rende schiavo della sua follia. 
C'è un istante in cui bisogna fermarsi e riflettere sulle proprie convinzioni, al fine di comprendere l'attuale corso della vita, al fine di apportare le dovute correzioni. 
Una rottura comporta problemi di tipo diverso, affettivi, economici, sconvolge abitudini, crea problemi, o forse resta vivo la speranza che nel futuro qualcosa possa sempre cambiare. Perché anche l’uomo è capace di amare, anche se spesso smarrisce la strada, dimentica parole e attenzioni. La fine di un rapporto può generare sensi di colpa, dolore, tristezza, pessimismo, sensazioni di impotenza, rabbia o frustrazione. L’orgoglio può avere ripercussioni sull’immagine di sé, che si manifesta come incertezza sul comportamento da tenere, su un’attenuazione delle motivazioni nei riguardi di attività che prima erano fonte di impegno e soddisfazione. 
Un uomo è infelice perché una moglie ha dimenticato di essere anche donna, perché troppo spesso fa prevalere il bisogno di essere mamma, l’impegno a gestire e a organizzare l’esistenza degli altri, la casa deve essere sempre in un ordine maniacale, ha il timore di esprimere i suoi desideri erotici e affettivi e poi spesso lavora un’intera giornata. Che stress! 
Una donna è infelice perché l’uomo non riesce più a comprendere le emozioni, i desideri della sua partner. I suoi atteggiamenti divengono meccanici, privi di affetto, di attenzione e di sensibilità. Non riesce più a fare autocritica, usa modi sgarbati anche di fronte agli altri. Se lei cerca di comprendere con domande, Lui risponde mostrando fastidio. Che stress! 
È possibile un recupero della normalità solo attraverso la comprensione. È un percorso che richiede tempo, può essere agevolato da amici, dall’instaurare nuovi rapporti affettivi, da un atteggiamento positivo, ma soprattutto da una migliore conoscenza di sé stesso.

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