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Library: Psicologia - Meccanismi Mentali

Maschi o Femmine?
di Antonio Sammartino    05/08/2018

L’essere maschi o femmine dipende da diversi fattori.

Secondo una diffusa opinione esistono solo individui ideali, che a seconda dell’aspetto, cultura e religione, debbano conformarsi a determinati canoni imposti. Ciò crea un conflitto tra un falso ideale e ciò che un individuo desidera essere. Questo confitto determina, in alcuni individui, la motivazione sociale all’odio. Ogni individuo invece, dovrebbe avere il diritto a costruirsi un suo individuale percorso, che gli consenta di esprimere la propria personalità. 

La diversità è da molti ritenuta un vizio di forma dovuto ad un influsso negativo di Natura Soprannaturale, un disegno divino di creare il diverso, cioè individui incompleti, degenerati e non perfettamente realizzati. In realtà, molti di questi diversi, sono normali individui che desiderano vivere la loro individualità fuori da canoni prestabiliti, spesso la loro ribellione o deviazione nasce da metodi educativi dissoluti, basati su diverse forme di strisciante sottomissione imposta attraverso rituali di facciata, in modo da poter inserire nella loro mente il virus della vergogna, odio, paura ed emarginazione, al fine di auto-donarsi un ipocrita sentimento di superiorità, che in realtà è solo una forma di vile discriminazione. 
Oggi le neuroscienze stanno dimostrando che esistono modi più raffinati per interpretare la realtà, in cui tutti i comportamenti sono da considerare naturali, se non rappresentano un pericolo per la comunità. Devono essere dotati della medesima dignità sociale, in quanto le scelte individuali, devono prescindere dalle altrui convinzioni. 
La bibbia racconta che le donne sono nate da una costola dell’uomo. 
Una menzogna, una sottomissione psicologica determinata da una chiara influenza del pensiero e delle dottrine giudaico-cristiane, che gradualmente hanno slegato la sessualità dall’onesto e condiviso desiderio di ricerca della serenità del piacere, per ricondurla esclusivamente ad atto circoscritto ai genitali da praticare all’interno del matrimonio, al fine di procreare, negando all’individuo qualsiasi bisogno naturale di entrare in una simbiosi relazionale e affettiva con un altro individuo, relegando l’universo femminile al ruolo di oggetto sempre disponibile e non un soggetto di diritto, costringendola al silenzio e alla sottomissione. Hanno attuato da sempre una dura persecuzione sociale di condanna delle relazioni e di qualsiasi forma di ricerca del piacere e del benessere individuale, intesa come serenità. 
Quali meccanismi determinano la diversità? 
Per comprendere l’essenza dell’origine della vita occorre riferirsi alle differenze sessuali determinate dalle diversità anatomiche, che trovano la loro più alta espressione nella riproduzione sessuale. Queste differenze si riflettono anche mediante differenti forme di comportamento. 
Ma siamo davvero così diversi? 
Il primo elemento che determina il sesso biologico di un individuo, viene introdotto nell’istante del concepimento, quando avviene la fusione tra un ovulo e lo spermatozoo. Questa fusione determina il corredo cromosomico dell’individuo. In termini genetici la differenza è un cromosoma su 46.
Tutte le cellule dell'organismo, nel loro nucleo, contengono 46 cromosomi, divisi in due coppie di 23, di cui 22 denominati Autosomi e 1 denominato Cromosoma Sessuale. Unica eccezione è nelle cellule gonadiche (ovociti e spermatozoi) che contengono solo 23 cromosomi singoli. Sia l’ovocita che lo spermatozoo contengono quindi 22 autosomi e un solo cromosoma sessuale. Nell’ovulo il cromosoma sessuale è sempre X, mentre nello spermatozoo può essere X o Y. Quindi in termini genetici la differenza uomo/donna è esclusivamente in un cromosoma su 46 e quindi nei geni in esso contenuto.
L’uomo è un errore biologico? 
In un certo senso, si! Se durante lo sviluppo fetale non intervenisse uno specifico fattore, tutti gli individui avrebbero un corpo e un cervello femminile. Infatti, fino alla fine della sesta settimana di vita, in entrambi gli embrioni XX o XY (sesso molecolare), le gonadi (il cui compito è di produrre le cellule sessuali) restano indifferenziate, fino a quando una sostanza denominata Fattore di Determinazione Testicolare (TDF), espressa dal gene SRY (Sex determining Region Y) che si trova nel cromosoma Y, agendo da interruttore molecolare, influenza la Funzione di Trascrizione dei geni, nelle cellule delle gonadi. 
L’organo che naturalmente si sarebbe sviluppato come ovaia, diventa testicolo. Tuttavia, durante questa fase di sviluppo, diversi fattori ambientali possono alterare, anche in modo sensibile, questo processo evolutivo, introducendo così nello sviluppo naturale, un fattore di casualità, senza il quale forse non saremo ciò che siamo. Termina così, la più importante fase nello sviluppo delle differenze sessuali. 
Quale è il senso del cromosoma Y? 
La presenza del cromosoma Y determina una persona maschio, mentre la sua assenza la rende femmina, tuttavia ciò non è sempre vero, in quanto la determinazione del sesso non è controllata solo dal gene SRY, ma è condizionata anche da una serie di geni, guidati dal gene SOX9, che nei maschi si trasforma in SRY, contribuendo allo sviluppo dei testicoli, mentre nelle femmine muta nel gene RSPO1, che causa la formazione delle ovaie. Inoltre i geni coinvolti nella differenziazione sessuale possono dare origine a proteine atipiche, caratterizzate da livelli di funzionamento intermedio. Infine, il processo di differenziazione sessuale può anche essere influenzato dall’ambiente uterino materno in cui il feto si sviluppa. Quindi, la differenziazione sessuale è un processo molto complesso, che dipenda da numerosi fattori. 
Per esempio, il gene SRY può anche essere presente su un cromosoma X, mentre altri geni coinvolti nella differenziazione sessuale possono essere sugli Autosomi (cromosomi non sessuali) e non essere presenti sui cromosomi sessuali. Queste variazioni genetiche possono contribuire a sviluppare un embrione XX (femminile) con caratteristiche più o meno accentuate verso uno sviluppo tipicamente maschile. In altri termini, vi sono persone che presentano una 'inversione del sesso', cioè un’alterazione cromosomica per la quale si hanno individui maschi XX e femmine XY. 
In questi soggetti, l'analisi molecolare dei cromosomi sessuali ha evidenziato che nei maschi XX è presente un piccolo frammento di cromosoma del braccio corto dell'Y, che staccatosi durante la formazione dei gameti, rimane attaccato ad uno dei cromosomi X, mentre nelle femmine XY questo piccolo frammento di cromosoma, manca nella medesima regione del cromosoma Y. Si è quindi dedotto che il gene per la determinazione del sesso può trovarsi anche in questo piccolo frammento cromosomico. 
Anche se il gene SRY presente sulla punta del cromosoma Y, indirizza l’embrione XY verso uno sviluppo maschile, tuttavia per la differenziazione sessuale, ciò non è sufficiente. Per esempio alcune persone, a causa di un insufficiente numero di ricettori sensibili agli androgeni, si caratterizzano per avere aspetto e un cervello femminile, mentre a livello genetico presentano cromosomi sessuali XY. In altri termini vi sono diverse condizioni biologiche di intersessualità, nella quale gli organi genitali e l’apparato riproduttivo sono parzialmente in disaccordo con il sesso genetico, una condizione che è tuttavia diversa dalla transessualità. È quindi socialmente incivile, razzista e disumano, classificare gli individui in funzione delle loro caratteristiche fisiche o in base alla non condivisione di desideri e aspettative.

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