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Library: Psicologia - Meccanismi Mentali

Effetto Testosterone
di Antonio Sammartino    07/08/2018

Il nostro destino di individui inizia prima della nascita.

Il sesso anagrafico di un individuo è assegnato per legge, in funzione dei genitali esterni. In realtà, la differenziazione in senso maschile o femminile, dipende da diversi fattori, molti dei quali di natura biologica, che esercitano la loro influenza durante il periodo della gravidanza. 

Questa influenza si sviluppa attraverso quattro distinte fasi, a cui corrispondo quattro diversi tipi di sesso: 
• determinazione genetica (sesso genetico) 
• differenziazione delle gonadi, (sesso gonadico) 
• determinazione dei genitali interni/esterni (sesso genitale) 
• influenza sul cervello (sesso cerebrale). 
Oltre ai fattori biologici, vi sono anche importanti influenze che derivano dal contesto familiare e sociale in cui il neonato cresce. L’alchimia di questi diversi fattori dello sviluppo della sessualità determina l’insieme delle percezioni, sensazioni e convincimenti, che indirizzano l’identità di genere, cioè il senso di sé stesso, il sentirsi maschio o femmina, indipendentemente dal sesso biologico. Quindi, ciò che siamo, è la persistenza della propria individualità, intesa come esperienza di percezione sessuata di sé stessi e del proprio comportamento. In altri termini, mentre l’identità di genere rappresenta la percezione sessuale di sé stessi, il ruolo di genere è l’espressione esteriore, l’insieme dei messaggi che la persona invia al mondo esterno, al fine di manifestare armonia e conoscenza della propria sessualità. 
La percezione della propria identità dovrebbe essere lasciata libera di esprimersi, ma purtroppo la crudeltà dei gerarchi religiosi e la stupidità dei condizionamenti sociali, creano un conflitto fra ciò che si percepisce e ciò che si è, che spesso si trasforma in angoscia che impedisce all’individuo di integrare all’aspetto fisico lo stato affettivo, sociale ed intellettuale dell’essere, in grado di valorizzare la persona attraverso quel lento processo di sviluppo biologico e psichico. Quindi il vero senso dell’individuo non è l’essere maschio o femmina, ma persona con il diritto e il dovere di esprimere la propria individualità e la ragione del proprio essere. 
Lo sviluppo dell’individuo inizia con l’atto del concepimento, mediante il quale il corredo cromosomico dell’ovulo materno si fonda con quello dello spermatozoo paterno. Ciò determina il suo Sesso Genetico. Successivamente, nei primi 40 giorni di vita l’embrione, indipendentemente dai cromosomi, presenta gonadi indifferenziate, nel senso che sono presenti sia l’abbozzo dell’apparato genitale femminile (coppia di canali denominati Dotti di Muller) sia l’abbozzo dell’apparato genitale maschile (Dotti di Wolff). Ciò significa che la natura non ha inteso privilegiare la differenziazione sessuale, ma la ritiene in un certo senso quasi casuale. 
Verso l’inizio dalla sesta settimana di gravidanza inizia il differenziamento guidato dalla presenza del cromosoma Y e quindi del gene SRY (Sex determining Region Y) che, attraverso la produzione del fattore antimulleriano, indirizza lo sviluppo in senso maschile, promuovendo la trasformazione delle gonadi in testicoli e inibendo lo sviluppo delle ovaie. Diversamente, se non è presente il cromosoma Y, le gonadi si trasformano in ovaia. Oltre alla formazione dei testicoli, il gene SRY è responsabile di una serie di eventi fondamentali per lo sviluppo dei genitali interni maschili, in quanto provoca la regressione dei dotti di Muller, al fine di impedire lo sviluppo dei genitali femminili, mentre promuove nel testicolo, lo sviluppo di cellule che, a partire dall’ottava settimana di gravidanza, cominciano a produrre elevati livelli di testosterone, che causano la mascolinizzazione e lo sviluppo dei dotti di Wolff, da cui si originano i genitali interni maschili, mentre i genitali esterni si completano verso la dodicesima settimana e continuano a crescere per tutto il resto della gravidanza. 
L’assenza del gene SRY e degli alti livelli di testosterone, promuovono lo sviluppo dei dotti di Muller che, intorno alla nona settimana di vita uterina, formano i genitali interni della femmina: utero, tube di Falloppio e parte superiore della vagina, mentre i rigonfiamenti laterali si fondono solo alle estremità formando le grandi e le piccole labbra, mentre il tubercolo si rimpicciolisce e forma il clitoride.
Durante il secondo trimestre di gravidanza, i testicoli sono ormai pronti ad esercitare la loro azione mediante la produzione del Testosterone. Inizia così il processo di differenziazione sessuale del cervello che coinvolge, in modo particolare l’ipotalamo, responsabile della regolazione di diversi sistemi ormonali dell’organismo, fra cui la secrezione degli ormoni sessuali da parte dei testicoli o delle ovaie, che nell’uomo è regolare e continuo, mentre nella donna è ciclica (ciclo ovarico). Inoltre, le differenze nella struttura dell’ipotalamo contribuiscono a determinare, nell’età adulta, anche le differenze nei comportamenti. 
La diversa azione degli ormoni sessuali, durante lo sviluppo embrionale, contribuisce a determinare anche le differenze nell’architettura cerebrale. Quindi, le differenziazioni sessuali, anche se sono l’uno conseguenza dell’altro, seguono percorsi indipendenti, per cui è possibile che eventi possano alterano in parte questo processo di sviluppo, per cui una differenziazione iniziata in senso maschile può indurre in un individuo caratteristiche fisiche o psichiche femminili e viceversa. Ciò può indurre, persone prive di ambiguità genitali, a non riconoscersi nel sesso genitale. Questa apparente ambiguità spesso non deriva da forme di disturbi della personalità o da errori educativi, ma da differenze nella struttura fisica del cervello, indotte dall’azione degli ormoni durante lo sviluppo fetale. Ciò potrebbe significare che esistono diverse sfumature di individualità ai cui estremi vi sono i modelli canonici di maschi e femmine. Queste diverse sfumature di individualità orientano l’individuo e contribuiscono ad associare aspetti non-sessuali all’esistenza. 
Tuttavia, anche se il programma genetico svolge un ruolo importante nel determinante i comportamenti, l’esperienza e le interazioni sociali possono in parte modificare questa struttura predefinita delle connessioni neuronali. Sembra che la mascolinizzazione del cervello, durante la fase fetale, plasmi alcuni circuiti neuronali, indirizzando il desiderio degli uomini a cercare l’appagamento sessuale nelle donne, mentre il cervello delle donne sembra essere indirizzato prevalentemente nella ricerca di uomini che sappiano infondere un senso di sicurezza e affidabilità. Quindi, mentre l’uomo è spinto verso la sessualità, la donna è indirizzata verso la cura della famiglia e quindi della prole. Ciò significa che la scelta sessuale non è totalmente libera, ma è guidata da un programma predefinito nel cervello, cioè da un indirizzo genetico che induce la diversità. 
Secondo alcuni ricercatori, le donne sono inconsapevolmente attratte da uomini con mutazioni del genoma relative al Kit di riparazione del Dna, in quanto assicurano una maggiore protezione da virus e batteri e favoriscono lo sviluppo delle individualità. Sembra che questi individui presentino una serie di caratteristiche fisiche, che il cervello delle donne trovano attraenti.

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