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Masochismo Erogeno, Morale, Narcisistico

Il Masochismo è una condizione psichica caratterizzata da un atteggiamento di passività a maltrattamenti e sofferenze, che ha origine dal desiderio di autopunizione e di penitenza.

In generale è possibile distinguere due tipi di masochismo: uno di carattere sessuale, noto come MASOCHISMO EROGENO, in cui la ricerca di umiliazioni e sofferenze consentono al masochista di ottenere una gratificazione o per raggiungere il soddisfacimento sessuale. In questi individui il dolore viene convertito in piacere.

Un individuo sviluppa condotte masochiste, per acquisire una forma di controllo e dominio su quanto aveva temuto in origine. Nella scena sessuale ritualizzata, l’essere umiliato o percosso, trasforma in attivo ciò che in passato il soggetto aveva passivamente subito. La seduzione dell’aggressore, in questi casi, anticipa e dirige l’azione, creano un’immagine dell'altro come, non più persecutore. Lo scenario erotico sadomasochista consente quindi alla persona di trasformare ciò che in passato era traumatico in piacevole e desiderato. Nel vissuto di molti masochisti, vi è il ricordo delle punizioni subite durante l'infanzia, che nell’età adulta sono state erotizzate.
Il masochismo è considerato una parafilia solo nei casi in cui la ricerca del dolore è l'unica forma di sessualità che consente il raggiungimento dell'orgasmo. Se portato all'estremo può evolversi in una vera e propria psicopatologia.
L’altra forma è il MASOCHISMO MORALE. Ha caratteristiche meno marcate e apparentemente non procura gratificazione. Secondo Freud, fa riferimento alla condizione in cui la persona tenta di ridurre il proprio senso di colpa inconscio, per mezzo dell’auto-danneggiamento e del dolore oppure creando le condizioni affinché gli altri lo puniscano. In alcune situazioni, la causa del masochismo psicologico va individuata nella ricerca della sofferenza, allo scopo di sfuggire ad un dolore maggiore, specialmente quando alla base vi è il senso di colpa. La sofferenza diventa quindi un modo per placare i rimproveri inconsci e quindi ristabilire un equilibrio interiore sostituendo il dolore interno con il dolore autoinflitto.
Il bisogno di autopunizione del masochista morale, trae origine dalla convinzione che una relazione è possibile solo passando attraverso la sofferenza, il cui fine è la ripetizione di episodi infantili traumatici, non necessariamente violenti. La rappresentazione che si ha di sé è quella di una persona colpevole che merita rifiuto e punizione, mentre chi perseguita è considerata una persona buona. In generale il masochista morale è cresciuto in un contesto familiare in cui la sofferenza era l’unico modo per ricevere attenzioni e chi aveva la colpa era anche a rischio d’abbandono affettivo. Inoltre, l’attenzione dei genitori nei suoi confronti era legata alla punizione.
L’autopunizione è quindi rassicurante per il masochista morale, perché crede che assumendo quell’atteggiamento, gli altri continuano ad occuparsi di lui. In questo modo sfugge all'insopportabile senso di separazione e solitudine rendendosi parte di un'altra persona che lo domina, lo guida, lo protegge. Il dolore di oggi è quindi una speranza illusoria verso il futuro.
Alcuni comportamenti apparentemente altruistici come la generosità, il sacrificio, ecc. possono essere espressione di MASOCHISMO NARCISISTICO, nella misura in cui non sono azioni indispensabili per il benessere altrui, ma sono una fonte di un'identità idealizzata per il soggetto che li agisce.

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