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Inno ad Aton, di Amenofi IV (Akhenaton)
di Antonio Sammartino    28/09/1981

Il sole ha sempre occupato una posizione di rilievo nei diversi culti, in quanto l’uomo sembra aver da subito intuito che quel disco splendente, dispensava sia la vita che la morte. Era considerato da diversi popoli, come colui che illumina, che distrugge il male.

Il sole nasce da una enorme nube di gas e polveri (nebulosa) non distribuite in modo uniforme nello spazio. In una zona più densa di questa nebulosa, la materia iniziò a contrarsi e a ruotare, formando un disco di materia, che per effetto dell’attrazione gravitazionale, diventò sempre più caldo e intenso, fino a quando le condizioni estreme di pressione e temperatura, non innescarono reazioni nucleari.

Il sole ha raggiunto la sua forma 5 miliardi di anni fa, mentre nei 500 milioni di anni successivi si è formato il sistema solare.
La casta sacerdotale cattolica afferma che il tutto è stato creato in soli 7 giorni.
L’Inno ad Aton, scritto in onore del Dio Sole, è stato rinvenuto sulla parete rocciosa della tomba di Eje a Tell el Amarna. Questo scritto rappresenta la professione di fede del faraone Amenophis IV (Akhenaton) verso il Dio Aton, molto simile alla preghiera del Padre Nostro insegnata da Gesù Cristo ai suoi fedeli. Magnifico risplendi tu sull'orizzonte del cielo, tu sole vivente che determini la vita! Tu sorgi dall'orizzonte d'oriente e colmi ogni terra della tua bellezza.
Magnifico, grande e raggiante, alto sopra tutti i paesi della terra. I tuoi raggi abbracciano le nazioni fino al termine di tutto quello che hai creato. Tu sei Re quando raggiungi i loro confini e li inclini per il tuo figlio amato. Sei lontano, ma i tuoi raggi sono sulla terra; sei nel suo volto, ma la tua via è inesplorabile. Quando riposi oltre l'orizzonte occidentale, il mondo è immerso nelle tenebre, a somiglianza della morte. i dormienti sono nelle stanze con il capo velato e nessun occhio scorge l'altro.
Tutti gli averi che tengono sotto la testa vengono loro rubati non se ne accorgono. Ogni animale da preda è uscito dal proprio ovile e tutti i serpenti mordono. L'oscurità è una tomba, la terra giace attonita, poiché il suo creatore è tramontato all'orizzonte. Al mattino però eccoti di nuovo al di sopra dell'oriente scacci le tenebre e scocchi i tuoi raggi.
Le Due Terre sono ogni giorno in festa, gli uomini sono desti e si levano in piedi, poiché tu li hai fatti alzare. Il loro corpo è pulito e hanno indossato abiti, le loro braccia si levano in preghiera al tuo sorgere la terra intera compie la sua opera. Tutto il bestiame si pasce del proprio foraggio, alberi ed erbe verdeggiano, gli uccelli hanno lasciato i nidi, i loro voli lodano il tuo Ka.
Tutti gli animali selvatici stanno all'erta, tutto ciò che si agita e ondeggia nell'aria vive, poiché sei sorto per loro. Le grandi barche risalgono la corrente e poi la ridiscendono, ogni viaggio è aperto dal tuo sorgere. I pesci nell'acqua saltano dinnanzi al tuo apparire, i tuoi raggi penetrano nel profondo del mare. Tu che fai germinare il seme nelle donne, Tu che procuri "il liquido" agli uomini Tu che mantieni in vita il figlio nel corpo di sua madre e lo acquieti cosi che le sue lacrime si asciughino Tu, balia nel corpo della madre! Tu che doni il respiro perché tutte le creature possano vivere.
Quando il bimbo esce dal corpo della madre e respira nel giorno della nascita, gli apri la bocca completamente e ti preoccupi di quel che a lui serve. Al pulcino nell'uovo, che già si fa sentire nel guscio Tu concedi l'aria e lo fai vivere, hai stabilito per lui il momento quando è tempo di rompere il guscio; ed esce allora dall'uovo per rispondere al termine fissato, cammina già sui suoi piedi, quando esce dall'uovo.
Quanto sono numerose le tue opere che si nascondono allo sguardo, Tu unico dio, del quale non esistono eguali! Hai creato la terra secondo il tuo desiderio, da solo, con uomini, bestiame e ogni animale, con tutto quello che sta sulla terra, con tutto quello che si muove sui piedi con tutto quello che sta in alto e si muove con le ali.
I paesi stranieri di Siria e Nubia, e con essi la terra d'Egitto, hai collocato al posto dove si trovano e ti preoccupi dei loro bisogni, tutti hanno nutrimento e il termine della loro esistenza è stabilito. Le lingue sono diverse nei discorsi e così pure i lineamenti; il colore della pelle è differente, poiché tu distingui i popoli. Nel mondo sotterraneo crei il Nilo e lo porti poi in superficie a tuo piacimento, per mantenere in vita gli uomini che tu hai creato. Sei il signore di tutti che per tutti si affatica, Tu padrone di ogni terra che per te si schiude, Tu sole del giorno, potente nell'alto! Tu mantieni in vita anche le terre più lontane, hai posto un Nilo anche nel ciclo perché possa giungere a loro e infrangere onde sui monti, come il mare e rendere umidi i loro campi con ciò di cui hanno bisogno.
Quanto sono efficaci i tuoi piani, tu signore dell'eternità! Ai popoli stranieri doni il Nilo nel cielo e a tutti gli animali selvaggi del deserto, che camminano sui piedi; iI vero Nilo però giunge in Egitto dal mondo sotterraneo. I tuoi raggi nutrono ogni campo, quando sorgi essi si risvegliano e rivivono per te. Crei le stagioni perché le tue creature si possano sviluppare. L'inverno, per dar loro frescura, iI caldo dell'estate perché godano della tua presenza. Hai posto lontano il cielo per salire fino a lui e osservare tutto quello che hai creato.
Sei unico quando sorgi, in tutte le tue forme di apparizione come Aton vivente, che brilla e risplende, lontano e vicino; Tu crei milioni di esseri da te solo città, villaggi, e campi coltivati, ruscelli e fiumi. Tutti gli occhi si vedono di fronte a te, quando ti levi sulla terra come sole del giorno. Quando tramonti, il tuo occhio non è più qui, Quello che tu hai creato per loro, così non vedi te stesso come unico, ciò che hai creato, anche allora resti nel mio cuore e non c'è nessuno che ti conosce al di fuori di tuo figlio Neferkheprure Uanre al quale hai fatto conoscere il tuo essere e la tua forza.
Il mondo sorge al tuo cenno, come tu lo hai creato. Quando ascendi nel cielo, essi vivono, quando tramonti, essi muoiono; sei il tempo stesso della vita, tutti vivono per te. Gli occhi posano sulla bellezza fino a quando non scompari, ogni opera viene tralasciata quando declini ad occidente. Colui che si leva rafforza ogni braccio per il re e ogni piede si affretta. Da quando hai creato il mondo, lo fai sorgere per tuo figlio che è nato dal tuo corpo, iI re del duplice Egitto, Neferkheprure Uanre, figlio di Ra, che trae vita da Maat, il signore del diadema, Akhenaton, grande nella sua esistenza, e la grande sua sposa e regina, che egli ama, la signora di entrambi i paesi, Nefertiti, che è piena di vita e giovane per tutta l'eternità.

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