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Library: Filosofia e Religioni

Le Idiozie Teologiche sulla sessualità femminile
di Antonio Sammartino    25/09/1981

Va dritto all'inferno chi fa l'amore durante le mestruazioni o nei sette giorni dopo.

Secondo l’antica cultura teologica della chiesa, la donna è un essere malefico, è la madre del peccato che, per soddisfare le sue insaziabili esigenze orgasmiche, si è alleata con Satana, per dannare l’uomo, al fine di trascinarlo nei profondi abissi della sensualità.

I teologi ritenevano che durante l’orgasmo, la donna emettesse un seme necessario per la riproduzione, per cui senza l’orgasmo femminile la procreazione non poteva avvenire. Solo nel tardo medioevo giunsero alla conclusione che l’orgasmo femminile non fosse indispensabile per concepire un figlio, ma poteva contribuire a farlo nascere più sano è più bello. Fu verso il 1847 che Pouchet scoprì che l’ovulazione era indipendente dall’orgasmo della donna. Questa scoperta causò una svolta radicale nel pensiero teologico, in quanto decretò la fine del presupposto, su cui si basava il piacere sessuale femminile.
In quel periodo si affermò anche l’idea che le donne non avevano un seme, ma semplicemente emettevano un liquido necessario per inumidire le pareti interne della vulva, che procurava un intenso e vivo godimento fisico e spirituale, che tuttavia non era ritenuto necessario per concepire un figlio. Questa idea fece maturare l’opinione che le donne frigide fossero in grado di trattenere il seme maschile, meglio rispetto alle donne voluttuose. Inoltre, poichè nei rapporti sessuali, era l’uomo che gestiva i movimenti fisici, la donna, in quanto passiva, poteva meglio gustare le sensazioni che il rapporto era in grado di procurare. La donna quindi poteva facilmente raggiungere l’orgasmo, anche se spesso cercava di mascherare, sia il piacere che provava, sia i frequenti desideri, resi più seducenti dal pudore imposto dalle consuetudini sociali.
Un grosso contributo alla stupidità ci fu donato da sant’Agostino, mediante l’affermazione di alcuni principi etico-religiosi, che hanno fortemente condizionato i comportamenti sessuali. La concupiscenza, cioè l’appetito sensitivo sottratto al controllo della ragione, è il responsabile della trasmissione del peccato originale. Infatti, il peccato originale è lasciato in retaggio all’umanità (cioè trasmesso ai figli) attraverso l’atto sessuale, anche se per divino volere, l’individuo non dovesse avvertire alcuna libidine.
Fu a seguito di questa idiozia (assimilazione del peccato originale con l’atto sessuale) che la chiesa iniziò ad imporre il rifiuto del piacere, attraverso la lotta alla concupiscenza della carne. Tuttavia, anche se proclamati immorali e vietati, i rapporti sessuali continuarono ad essere perpetrati, anzi dilagarono. Nel corso del XVIII secolo, al fine di giustificare il dilagare della sessualità e la dissonanza fra i precetti religiosi e i costumi sociali, cominciò ad affermarsi il principio della buona fede, mediante il quale la chiesa iniziò a manifestare una maggiore tolleranza verso la sessualità, nelle coppie sposate. Tuttavia, questa apertura non riuscì ad attenuare il crescente divario, fra il credo religioso imposto e il diffondersi di nuovi atteggiamenti sessuali, mediante i quali si praticava il sesso libero dai freni inibitori, per il solo gusto del piacere e della passione, senza l’intento di produrre figli. Il problema fu affrontato dalla Sacra Congregazione della Penitenza che per la prima volta separò i ruoli sessuali, affermando che se la donna durante il rapporto sessuale assumeva un comportamento passivo, non commetteva peccato, in quanto soggiogata dalla malizia del marito (o amante), per cui solo l’uomo era ritenuto responsabile della pratica sessuale e quindi peccatore.
Tuttavia per la Congregazione, la contraccezione era ancora considerata peccato, per cui l’assoluzione non poteva essere accordata alle persone sospettate di usare, in modo sistematico, pratiche anticoncezionali (peccato onanistico). Il credo religioso riteneva anche che l’eiaculazione fuori dalla vagina era da considerarsi una vergognosa profanazione della carne, un uso abominevole degli organi genitali, anche se consumate fra persone di sesso diverso, in quanto il rapporto era comunque sollecitato esclusivamente dalla lussuria, al fine di conseguire il solo piacere della carne.
A questo processo di parziale decriminalizzazione della sessualità nella coppia, seguì un irrigidimento della morale sessuale del clero, mediante l’imposizione di una netta separazione fra chi sceglieva il voto della castità e gli individui che decidevano di riprodurre la specie attraverso il sacro vincolo del matrimonio.
I teologi non hanno mai compreso che vi è una grande differenza, fra la quasi totalità degli animali e gli individui. Infatti, mentre gli animali avvertono l’impulso sessuale solo nei periodi in cui è possibile la procreazione, gli individui possono ogni giorno dare e ricevere il piacere del godimento sessuale, temperato dalla ragione, in quanto il rapporto sessuale generalmente si concretizza all’interno di una relazione affettiva di intimità e solo una o due volte è mediamente finalizzato alla procreazione.
La storia ci rivela che la scienza ha sempre dimostrato quanto siano ridicole le verità teologiche, il cui obiettivo è sempre stato solo quello di complicare l’esistenza degli individui.
La concezione della donna secondo alcuni Santi della Chiesa.
Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo, gli voglio fare un aiuto che gli sia simile. Allora il Signore plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli, ma l'uomo non trovò fra gli animali un aiuto che gli fosse simile, allora Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. (Siracide).
Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna.
Secondo Sant’Odo da Cluny, la donna è la porta dell’inferno, la strada che porta all’iniquità, la puzza dello scorpione, mentre Tertulliano riteneva che abbracciare le donne fosse come abbracciare un mucchio di letame.
Secondo San Tommaso d’Aquino, la donna è un errore della natura, con la sua eccessiva secrezione di liquidi e la sua bassa temperatura essa è fisicamente e spiritualmente inferiore, è una specie di uomo mutilato, fallito e mal riuscito. La piena realizzazione della specie umana è costituita dall’uomo. Le femmine nascono a causa di un seme guasto o di venti umidi.
Secondo San Paolo, la donna è il diavolo tentatore, il sesso una tremenda malattia ed il matrimonio è solo quell’espediente, comunque da disprezzare rispetto all’ascesi, per permettere che lo sfogo degli istinti non sia peccato, mentre per San Geronimo la donna è figlia della falsità, sentinella dell’inferno, nemica della pace.
Educazione sessuale cattolica
La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle regole o che lo abbia più del normale, sarà immonda per tutto il tempo del flusso, secondo le norme dell'immondezza mestruale.
Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.
Il Signore, aggiunse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. L'ottavo giorno si circonciderà il bambino. Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. Ma, se partorisce una femmina sarà immonda due settimane come al tempo delle sue regole; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.
Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà fuori, con un forestiero; suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere del cognato.
Perché le donne costituivano il bersaglio preferito della Chiesa?
L’obiettivo era di eliminare il ruolo naturale di guide che esercitavano nella comunità, in quanto minacciava il potere dell’autorità maschile della Chiesa. Infatti, erano le donne che si occupavano della salute, trasmettevano le tradizioni e le più anziane arbitravano con saggezza le contese. Avevano un potere e una forza naturale che impersonavano la sovranità del principio femminile con i suoi valori di conservazione, protezione e condivisione, trasmettevano forza alla popolazione.
È impossibile trovare una definizione per questi divini e amorevoli pensieri
I libri della Bibbia furono scritti in un periodo di circa 1600 anni, da 40 scrittori diversi, mentre 400 anni di silenzio separano i libri dell'Antico Testamento da quelli del Nuovo Testamento.

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