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Attività Ovarica
di Antonio Sammartino    10/02/2000

L’attività ovarica è regolata dall’Ipofisi, ghiandola che controlla la maturazione e la liberazione dell'ovocita, attraverso la produzione degli ormoni FSH (follicolo stimolante) e LH (luteinizzante).

Il ciclo Mestruale, cioè il periodo che intercorre fra due successive mestruazioni, è regolato da una complessa interazione di ormoni ovarici, ipotalamici e ipofisari, il cui fine è di: 

• Indurre la maturazione degli ovociti che si trovano nei follicoli di Graaf 
• formare le cellule uovo 
• accrescere le cellule follicoli 
• indurre la fuoriuscita degli ovuli dai follicoli 
• predisporre l’endometrio uterino ad accogliere un eventuale embrione (cellula uovo fecondata) 
Il ciclo Mestruale può essere suddiviso in 4 principali fasi: 
1. Fase Follicolare. È la prima fase del ciclo, detta anche Fase Preovulatoria, in cui predomina la produzione di estrogeni rispetto al progesterone. Inizia il 1° giorno della mestruazione e termina verso il 14° giorno. Durante questo periodo, alternativamente in una delle due ovaie si ha la maturazione di un follicolo di Graaf. 
Dal 6° al 14° giorno, il follicolo cresce ed inizia a produrre estrogeni che stimolano l’aumento di spessore dell’endometrio, al fine di formare la mucosa che riveste le pareti interne dell'utero. L’ipotalamo rilascia il GnRH, un ormone messaggero che segnala all’ipofisi di liberare le gonadotropine FSH e LH. Questi ormoni, trasportati dal sangue, raggiungono le ovaie, al fine di indurre la maturazione da 10 a 20 follicoli di Graaf, che aumentando il loro volume, iniziano a produrre estrogeni nel sangue. La concentrazione nel sangue degli estrogeni aumenta fino a raggiungere un picco massimo, tale da indurre un incremento di produzione dell’ormone che stimola la secrezione di FSH e la produzione di LH. Questo incremento viene captato dal follicolo di maggior dimensione che ha raggiunto la superficie dell’ovaio. Il picco di LH rompe il follicolo, da cui esce un ovocita che raggiunge le tube di Falloppio. Siamo circa al 14° giorno del ciclo mestruale. 
2. Fase di Ovulazione. Verso il 12 giorno del ciclo, l’elevata concentrazione dell’ormone ipofisario LH, inizia a stimolare l’attività dell’ovocita, necessaria per completare la fase di suddivisione meiotica e la formazione della cellula uovo. 
La meiosi prosegue fino ad uno stadio in cui si arresta, in attesa dell’eventuale penetrazione di uno spermatozoo (fecondazione). Nello stesso periodo si verifica anche la degenerazione del follicolo in corpo luteo. 
Verso il 14° giorno del ciclo, l'ipofisi rilascia un picco dell’ormone Luteinizzante LH necessario per causare la rottura del follicolo di Graaf, consentendo così la fuoriuscita dell’ovulo. 
Verso il 15 giorno del ciclo, l’ovulo viene liberato nella cavità addominale e successivamente recuperato dalla tuba, all’interno della quale resta disponibile per circa 24-48 ore, al fine di incontrarsi con gli spermatozoi che dalla vagina, attraverso l'utero, possono eventualmente arrivare nella tuba. 
Anche se l’ovulazione è un evento istantaneo, il periodo fertile dura 2 o 3 giorni, in quanto gli spermatozoi e l’ovulo, mantengono la loro capacità di fecondare per circa 72 ore. Questo periodo è quindi, quello di maggiore fertilità della donna.
Diverse donne non avvertono l’istante dell’ovulazione, mentre altre percepiscono un dolore nel lato basso dell’addome, a destra o a sinistra a seconda dell’ovaia coinvolta nel processo di maturazione dell’ovulo. 
Subito dopo l’ovulazione, ciò che resta del follicolo scoppiato si trasforma in una ghiandola denominata Corpo Luteo che con l’aiuto degli ormoni prodotti dall’ipofisi, inizia a produrre, per circa due settimane, il progesterone necessario durante le prime fasi di una eventuale gravidanza. Inoltre contribuisce ad aumentare ulteriormente lo spessore dell’endometrio. 
L'ovulo fecondato (detto zigote), dopo circa 30 ore inizia a dividersi rapidamente dando luogo ad una massa di cellule dette blastocisti, che attraversa la tuba si porta nell'utero. Questo viaggio dura circa 6 giorni. Successivamente, l'embrione si annida nell’endometrio (rivestimento interno dell'utero) ed inizia la produzione di un ormone denominato gonadotropina corionica HCG, il cui fine è di inibire la mestruazione e consentire quindi il proseguimento della gravidanza. Non a caso, i test di gravidanza si basano sulla presenza o assenza di HCG nell'urina. 
3. Fase Luteinica (o Premestruale). Durante questa fase, oltre agli estrogeni, l’ovaio inizia a produrre anche il progesterone, al fine di trasformare l’endometrio in un tessuto adatto ad accogliere un eventuale ovulo fecondato. Sotto l’azione del progesterone la mucosa raggiunge il massimo dello spessore e le ghiandole il massimo di attività secretiva. 
Tra il 15° e il 28° giorno il progesterone induce un aumento delle ghiandole endometriali, che si arricchiscono di sostanze nutritive, preparando l’utero ad accogliere l’eventuale uovo fecondato. Nel caso di avvenuta fecondazione, verso il 20° giorno l’uovo si impianta nella cavità dell’utero ed ha inizio la gravidanza. Mediante il neurotrasmettitore Dopamina, l’ipotalamo inibisce la liberazione di Prolattina da parte dell’ipofisi, in quanto deve essere liberata solo durante la gravidanza, sia per inibire la secrezione di FSH e quindi bloccare l’ovulazione, sia per contribuire a stimolare l’allattamento. Se invece l’ovulo non è stato fecondato si ha il preludio della mestruazione. Gli ormoni sessuali diminuiscono e si formano le sostanze prostaglandine, che stimolando la muscolatura dell’utero, causano i dolori tipici della sindrome premestruale. 
4. Fase Mestruale. Se intorno al 24 giorno del ciclo, non si è verificato l’annidamento di un embrione, si ha una fase involutiva, dominata da una rapida caduta dei livelli di progesterone, a causa dell’esaurimento funzionale del Corpo Luteo. Questa rapida diminuzione del progesterone innesca quel processo che causa il distacco dell’endometrio. Dal 1° al 6° giorno del ciclo l’endometrio si sfalda ed inizia la fuoriuscita del sangue. 
Durante questa fase vengono eliminati l’ovulo non fecondato e i lembi della mucosa, per cui le pareti dell’utero si assottigliano. Contemporaneamente, nell’ovaio inizia la crescita di alcuni follicoli, mentre aumenta la secrezione di FSH, prodotto dall’ipofisi, che nella donna determina la maturazione del follicolo e stimola la produzione di ormoni estrogeni da parte dell’ovaio. Inizia così un nuovo ciclo mestruale.

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