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Ormoni nel ciclo Mestruale
di Antonio Sammartino    08/02/2000

Durante la pubertà l’ipotalamo inizia a produrre l'ormone GnRH la cui funzione è di stimolare l'ipofisi a rilasciare gonadotropine (ormoni FSH e LH) che a loro volta stimolano le gonadi (ovaie e testicoli) a produrre gli ormoni sessuali, Estrogeni e Progesterone nelle donne, Testosterone negli uomini. La funzione degli ormoni sessuali è di regolare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari e di controllare tutti i processi associati alla funzione riproduttiva.

Gli estrogeni (estradiolo e estrone) sono i più importanti ormoni sessuali femminili. Sono principalmente prodotti dalle ovaie durante la prima fase del ciclo mestruale (fase follicolare) e in minima parte dalle ghiandole surrenali. Immessi nel sangue raggiungono gli organi bersaglio, ovaie, utero e mammella, al fine di svolgere un ruolo fondamentale nella riproduzione sessuale. Agiscono anche su cute, ossa, fegato, cervello e cuore, regolando diversi processi biologici. Un recettore per l’estrogeno è una proteina che si trova solo nelle cellule che sono un bersaglio per l’attività di questo ormone, alle quali si lega mediante un meccanismo del tipo chiave-serratura. 

Il progesterone è uno dei principali ormoni sessuali femminili. Insieme agli estrogeni, regola quasi tutte le funzioni dell'apparato riproduttivo femminile. Durante il ciclo mestruale viene prodotto in minime quantità fino all'istante dell’ovulazione. Successivamente, a seguito della stimolazione dell'ormone ipofisario LH, il corpo luteo che si è formato nell'ovaio, inizia a produrre enormi quantità di progesterone necessaria per preparare l’endometrio (mucosa uterina) ad accogliere e nutrire l'ovulo fecondato. Durante la gravidanza, il progesterone continua ad essere prodotto in quantità elevate dalla placenta. 
Le gonadotropine sono ormoni fondamentali per la funzione riproduttiva. Vengono prodotte dall'ipofisi, con l'obiettivo di stimolare le gonadi, ovaio e mammella nella donna e i testicoli nell'uomo. La produzione delle gonadotropine è regolata dalla sintesi a livello ipotalamo dall'ormone GnRH. Le principali gonadotropine sono: 
Ormone Follicolo Stimolante (FSH). Nella donna svolge la funzione di stimolare la crescita e la maturazione del follicolo dominante, mentre nell’uomo controlla la produzione degli spermatozoi nei testicoli mediante il testosterone. 
Ormone luteinizzante (LH). In entrambi i sessi stimola la produzione degli ormoni sessuali, estrogeni e progesterone nella donna, testosterone nell’uomo. Verso il 14° giorno del ciclo mestruale un picco di LH favorisce l’ovulazione e la formazione del corpo luteo. Quest’ultimo inizia a produrre progesterone, necessario per favorire l’impianto dell’ovulo e preservare la gravidanza nel caso in cui l’ovulo venga fecondato da uno spermatozoo. 
Gonadotropina Corionica (HCG) detto anche ormone della gravidanza. Viene prodotta prima dalla blastocisti (embrione al quinto giorno dalla fertilizzazione, costituito da un numero variabili da 100 a 300 di cellule) e successivamente dalla placenta, in quanto l’annidamento dell’ovulo nell’utero avviene circa otto giorni dopo il concepimento. Da quell’istante in poi, la quantità di HCG tenderà ad aumentare notevolmente fino al terzo mese di gravidanza, per poi stabilizzarsi (intorno alla sedicesima settimana) fino al parto. Nelle prime settimane di gravidanza l’HCG consente di mantenere attivo il corpo luteo, in modo che possa produrre il progesterone necessario durante la fase iniziale della gravidanza, fino a quando non subentra la placenta. Il periodo di massima concentrazione nel sangue dell’HCG coincide con l’insorgere delle nausee (primo sintomo della gravidanza che colpisce circa il 60% delle donne). 
La prolattina è l’ormone ipofisario responsabile sia dello sviluppo della mammella, sia di avviare e mantenere la produzione del latte materno. Il bambino, succhiando il seno materno, stimola l’ipotalamo della donna che a sua volta segnala all’ipofisi di immettere nel sangue la prolattina. A seguito di ciò, l’ipofisi rilascia anche l’ormone Ossitocina che, contraendo le fibre muscolari intorno alle ghiandole mammarie, favorisce la fuoriuscita del latte. Le mammelle sono quindi un organo bersaglio della prolattina che ad ogni ciclo, stimola il tessuto mammario in previsione di una eventuale gravidanza. Non a caso, il seno della donna diventa più turgido e gonfio in prossimità delle mestruazioni. Se i livelli della prolattina, nella settimana che precede il flusso mestruale, sono tropo elevati, la stimolazione delle mammelle diventa eccessiva. Ciò causa una dolorosa e fastidiosa sensazione di tensione al seno. Anche se il lobo anteriore dell’ipofisi è la principale fonte di produzione della prolattina, questo ormone viene rilasciato da diverse altre cellule dell’organismo, dall’utero della donna gravida, dal cervello e dal sistema immunitario.

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